venerdì, marzo 29, 2024
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Prendersi cura del proprio orto con l’inizio della primavera

Prendersi cura del proprio orto

Con l’arrivo della primavera, gli appassionati di giardinaggio non vedono l’ora di mettersi all’opera per dare nuova vita al loro orto. La stagione delle rinascite è il momento perfetto per piantare, coltivare e vedere crescere i propri ortaggi e fiori.

In questo articolo, esploreremo alcune strategie e consigli utili per prendersi cura del proprio orto con l’arrivo della primavera.

Preparazione del terreno

La preparazione del terreno è un passo fondamentale per ottenere una buona crescita delle piante. L’inizio della primavera è il momento ideale per rimuovere le erbacce, rastrellare e allentare il terreno. Assicurati di rimuovere qualsiasi materiale in decomposizione o residui vegetali dall’autunno precedente. Questo creerà un ambiente pulito e pronto per l’impianto delle nuove piante.

Un’altra buona pratica è l’aggiunta di compost o letame ben decomposto al terreno. Questi materiali arricchiranno il suolo con nutrienti essenziali, migliorando la sua struttura e la sua capacità di trattenere l’umidità.

Ricordati di evitare l’uso di fertilizzanti chimici e di optare per soluzioni naturali che favoriscono la salute del tuo orto a lungo termine.

Scelta delle Piante

La selezione delle piante è una decisione cruciale per un orto di successo. Prima di acquistare i semi o le piantine, considera il clima della tua zona e le condizioni specifiche del tuo terreno. Assicurati che le piante scelte siano adatte alle tue condizioni locali per ottenere i migliori risultati.

Inoltre, pensa a cosa ti piacerebbe coltivare e cosa sarà utile nella tua cucina. La primavera è il momento perfetto per piantare una varietà di ortaggi come pomodori, zucchine, peperoni e insalata. Se sei un appassionato di fiori, considera l’idea di aggiungere alcune piante ornamentali al tuo orto per creare un ambiente più accogliente.

Pianificazione e Disposizione

Una pianificazione accurata è essenziale per ottimizzare lo spazio nel tuo orto. Fai un disegno del tuo giardino e pianifica dove posizionerai ciascuna pianta. Tieni conto delle esigenze di luce solare, spazi tra le piante e l’accessibilità per l’irrigazione e la manutenzione. Questo ti aiuterà a sfruttare al meglio il tuo spazio e a prevenire problemi futuri.

Irrigazione e Manutenzione

Con l’arrivo della primavera, è importante mantenere un adeguato sistema di irrigazione. Le piante hanno bisogno di una quantità costante di acqua per crescere in modo sano. Assicurati di innaffiare le tue piante al mattino o alla sera per evitare l’evaporazione eccessiva dell’acqua durante le ore più calde. Scegliere sistemi di irrigazione automatica (qui ci sono tanti modelli di centraline), consente di risparmiare questo importante bene prezioso e calibrare l’innaffiatura in tempi e modi quanto personalizzati.

Prestare attenzione anche alla manutenzione delle piante è fondamentale. Controlla regolarmente le foglie e i rami per individuare eventuali segni di malattie o parassiti e agisci prontamente per prevenirne la diffusione.

Con la giusta preparazione, pianificazione e cura, il tuo orto può fiorire con l’arrivo della primavera. Non vedrai l’ora di raccogliere i tuoi ortaggi freschi e goderti i colori e i profumi dei tuoi fiori.

Mobilità Elettrica: Una Soluzione Sostenibile per un Futuro più Verde

Mobilità Elettrica

Il trasporto su strada è uno dei principali contributori alle emissioni di gas serra e all’inquinamento atmosferico nelle città e nei paesi di tutto il mondo.

Questo impatto ambientale non solo accelera il cambiamento climatico, ma contribuisce anche a una serie di problemi di salute pubblica, come malattie respiratorie e cardiovascolari.

In aggiunta, la dipendenza dai combustibili fossili rende le economie vulnerabili alle fluttuazioni dei prezzi del petrolio e ai conflitti geopolitici. Di fronte a queste sfide urgenti, la mobilità elettrica emerge come una soluzione promettente per ridurre l’impronta ecologica del trasporto su strada e per spostarci verso un futuro più sostenibile.

La Promessa della Mobilità Elettrica

Le auto elettriche (EV) offrono un’alternativa più pulita e più efficiente ai veicoli a combustione interna. Utilizzando l’elettricità come fonte di energia, le EV eliminano le emissioni dirette di CO2 e altri inquinanti atmosferici.

Con l’avanzamento delle tecnologie delle batterie e l’aumento della produzione di energia rinnovabile, l’impatto ambientale delle auto elettriche è destinato a diminuire ulteriormente. Non solo, l’efficienza energetica delle EV è notevolmente superiore rispetto ai veicoli tradizionali, il che significa un minor consumo di energia per percorrenza.

Ostacoli e Sfide

La strada verso una mobilità completamente elettrica è disseminata di ostacoli. Uno dei principali è il cosiddetto “range anxiety”, o l’ansia legata all’autonomia delle batterie.

Anche se le capacità delle batterie stanno migliorando, la rete di stazioni di ricarica è ancora non completamente sufficiente in molte aree del nostro paese.

Il costo iniziale delle auto elettriche rimane poi elevato, sebbene i costi operativi siano generalmente più bassi. E in ultimo, la produzione di batterie solleva questioni etiche e ambientali, come l’estrazione di minerali rari e il loro smaltimento.

Verso un Futuro Sostenibile

Per superare questi ostacoli, è necessaria una strategia integrata che coinvolga governi, industrie e consumatori. Gli incentivi fiscali e i sussidi possono rendere le auto elettriche più accessibili, mentre gli investimenti in infrastrutture di ricarica possono alleviare le preoccupazioni sull’autonomia. La ricerca e lo sviluppo possono anche contribuire a creare batterie più efficienti e sostenibili.

In conclusione, la mobilità elettrica rappresenta una via promettente per ridurre l’impatto ambientale del trasporto su strada. Se affrontati in modo efficace, gli ostacoli attuali possono essere superati, aprendo la strada a un futuro in cui le auto elettriche non sono solo una scelta ecologica, ma anche una scelta logica e conveniente per tutti.

Pulci e zecche: come proteggere il nostro cane

Pulci e zecche cane

 

Sono molte le specie di parassiti che possono infestare il nostro cane. In Italia sono molto diffuse sia le pulci che le zecche, pronte a nascondersi nel pelo del nostro animale domestico e a morderlo per nutrirsi del suo sangue. Per poter proteggere al meglio il nostro cane è importante praticare una buona prevenzione, utilizzando antiparassitari per cani e facendo attenzione ai luoghi che frequentiamo insieme al nostro amico a quattro zampe.

In questo articolo abbiamo raccolto tutto quello che c’è da sapere su come tenere a distanza pulci, zecche e altri parassiti.

Scegliere gli antiparassitari

Gli antiparassitari per cani sono prodotti realizzati in maniera specifica per il nostro animale domestico. La loro composizione non è in alcun modo nociva per il cane. L’obiettivo degli antiparassitari è quello di dar vita a un vero scudo protettivo, che impedisce alla maggior parte dei parassiti di avvicinarsi.

Alcuni antiparassitari sono indicati per essere usati sui cuccioli con poche settimane di vita. L’efficacia contro pulci e zecche rimane la stessa. Consultate il veterinario per conoscere quali sono i prodotti più adatti al vostro cane.

Esistono vari tipi di antiparassitari per cani. Tra le soluzioni più moderne spiccano i prodotti spot-on. Sono molto facili da applicare: basta versare il contenuto della pipetta monodose dietro alla nuca dell’animale.

Tenere pulito il giardino

Il proprio giardino è un luogo dove spesso il cane passa buona parte della sua giornata. Per questo bisogna fare di tutto affinché non siano presenti minacce. Il nostro primo suggerimento è quello di tagliare l’erba regolarmente, evitando che possa crescere troppo alta. L’erba alta, priva di qualsiasi cura, costituisce un ottimo habitat per la proliferazione dei parassiti.

Attenzione anche allo sporco che si accumula in qualche angolo del giardino. Nella sporcizia possono annidarsi senza difficoltà diverse specie infestanti.

Normalmente non è necessario disinfestare il proprio giardino, a meno che non si noti la presenza di un gran numero di parassiti. Occhio anche all’umidità, soprattutto durante la bella stagione. Le alte temperature e l’umidità possono generare un clima favorevole alla crescita e alla riproduzione di diverse specie molto pericolose.

Attenzione durante le passeggiate

Tenere ben pulito il proprio giardino può essere del tutto inutile se portiamo il cane a fare passeggiate in posti poco curati. Quando siamo a spasso con il nostro amico a quattro zampe dobbiamo evitare il più possibile le zone incolte, dove l’erba cresce alta e dove non manca la boscaglia. In questi luoghi potrebbero trovarsi numerose colonie di parassiti, pronte ad attaccare il nostro cane quando meno ce lo aspettiamo.

Meglio optare per dei parchi ben puliti, dove gli enti preposti si occupano di garantire una cura periodica, ripulendo questi spazi dallo sporco e tagliando l’erba prima che diventi troppo alta.

Controllare il cane

Infine non bisogna dimenticare l’importanza di un controllo periodico del cane, soprattutto se è a pelo lungo. Nel pelo lungo le zecche e le pulci possono nascondersi davvero bene, risultando difficili da individuare.

Per quanto riguarda le zecche ci basta accarezzare il cane all’altezza della pelle. Le zecche dopo essersi nutrite di sangue restano ferme e si gonfiano. Se accarezzando l’animale sentiamo una qualche protuberanza o irregolarità potrebbe trattarsi proprio di una zecca. Consigliamo di fare attenzione alle tracce lasciate dai morsi delle zecche.

Le pulci sono molto piccole e si muovono in continuazione. Possiamo iniziare ad avere dei sospetti se il cane si gratta più del normale, in maniera quasi cronica e molto fastidiosa per lui. Con una lente d’ingrandimento potrebbe essere più semplice verificare la loro presenza.

Regali di Natale fai da te: le idee più originali

Sempre più spesso le persone vogliono fare regali diversi dal solito, e per questo optano per dei regali di Natale fai da te. Si tratta di doni che hanno una componente di personalizzazione molto elevata, in quanto vengono creati in casa, spesso pensando ai gusti di chi li riceverà.

 

I 5 regali di Natale fai da te da provare quest’anno

Per chi avesse bisogno di una guida su quali siano i 5 regali “fai da te” da provare quest’anno, in questo articolo ci sono alcune proposte che potrebbe valere la pena di provare.

La moda dei regali personalizzati

Una moda che va molto per ora è quella dei regali personalizzati “dedicati” alla persona che li riceve o rappresentativi del rapporto di amicizia. Un esempio? I calzini con le facce tratte da una foto, come quelli che si trovano ormai in diversi negozi online. Non si tratta chiaramente di veri e propri regali “fai da te”, ma sono sicuramente molto personali.

Una scatola “tematica” con sorpresa

Sappiamo che una cara persona della nostra vita adora un posto, un personaggio o una tematica. Un esempio? Parigi. Vogliamo regalare a questa persona qualcosa che le ricordi di questa città: niente di più facile. Sempre più persone per le festività optano per piccoli regalini all’interno di delle “scatole tematiche”. Per Parigi, ad esempio, si possono comprare dei macaron o altri dolcetti tipici, delle cartoline con foto della città e una penna che la raffiguri e inserirle in un pacchetto regalo di questo genere.

Album di foto romantico o divertente

Potrà sembrare una proposta un po’ vecchia scuola, ma in realtà ha sempre il suo effetto. Creare degli album di foto dedicati a un rapporto fa sempre piacere, perché consente di avere una sorta di “prova” fisica di quell’affetto e di quei momenti da rivedere ogniqualvolta si desideri.

La persona che riceverà questo tipo di regalo non potrà che rimanere estasiata dalla sua visione, ed essere felice di averlo ricevuto.

Un dipinto originale, per chi ha una vena creativa

Tra le opzioni fai da te per un regalo di Natale c’è anche quella di un quadro originale. Che l’autore sia chi fa il regalo oppure un artista locale, è sicuramente un modo simpatico per farsi ricordare da chi si ama anche in futuro. Un buon modo per scegliere il soggetto è scoprire quale sia il dipinto preferito di chi riceverà il regalo.

Saponi

Un regalo originale e dal costo irrisorio è il sapone fai da te. Con pochi ingredienti è possibile creare dei saponi personalizzabili, scegliendo tra le profumazioni naturali più gradite alla persona che lo riceverà. Facile da realizzare, utile e senza dubbio enviornmentally friendly, sarà senza dubbio gradito dai fan del genere!

Cosa fare se il cane ha le pulci

pulci nel cane

Le pulci nel cane sono parassiti comuni, che prima o poi finiranno per colpire il nostro amico a quattro zampe. Non bisogna allarmarsi, si tratta di un’eventualità piuttosto comune. L’importante è prendere fin da subito le dovute precauzioni, eliminando il prima possibile questi parassiti e adottando delle soluzioni affinché non possano tornare. Vediamo nel dettaglio quali sono i consigli degli esperti.

Eliminare le pulci

È necessario muoversi con tempestività quando il nostro cane viene colpito da un’infestazione di pulci. È consigliato recarsi dal veterinario e farsi aiutare a scegliere il prodotto più utile in relazione alla particolare situazione che il nostro cane sta vivendo.

Attenzione: se dovete togliere le pulci da un cucciolo vi suggeriamo di usare prodotti indicati per i cani in questa fascia di età. Se avete dubbi chiedete consiglio al veterinario, che saprà dirvi quali sono gli antiparassitari più indicati per la vostra situazione.

Acquistare degli antiparassitari

Il secondo passo è acquistare e applicare degli antiparassitari. Sono prodotti nati per prevenire la ricomparsa non solo delle pulci, ma anche di altri pericolosi parassiti, come ad esempio le zecche e i pappataci. Non bisogna dimenticare che i pappataci possono trasmettere la leishmaniosi canina, che se non curata può portare il cane addirittura alla morte.

Una soluzione molto apprezzata è quella dei collari antiparassitari. Si mettono intorno al collo del cane e lo proteggono per diverso tempo. Una volta terminata la sua efficacia va tolto e si può mettere un nuovo collare.

Lo stesso vale per le altre proposte, come gli antiparassitari spot-on. Si tratta di un prodotto che va applicato sulla cute del cane, e va riutilizzato in maniera periodica. In questo modo l’animale potrà essere costantemente protetto da tutti questi agenti esterni.

Sanificare la propria casa

Dopo aver ripulito il cane è importante sanificare anche la propria abitazione. Le pulci sono caratterizzate da una dimensione a dir poco minima, che rende difficile riconoscerle. Possono nascondersi facilmente in tappeti o coperte, senza che il nostro occhio riesca a notarle. In più sono dotate di un tempo di riproduzione brevissimo, e in poche settimane possono moltiplicarsi a centinaia.

Per questo vi suggeriamo di pulire con cura tutti gli oggetti e gli ambienti con cui l’animale domestico è entrato in contatto, così da eliminare il prima possibile il rischio di una ricomparsa delle pulci.

Cercate di intervenire rapidamente, perché nel caso di una infestazione più diffusa potrebbe essere necessario intervenire con metodi più invasivi, utilizzando dei gas da liberare all’interno dei singoli ambienti della nostra abitazione.

Non abbassare la guardia

Le pulci possono trasmettere eventuali infezioni agli animali che attaccano. Ciò significa che anche dopo che vi sarete liberate di loro dovrete fare attenzione a eventuali sintomi mostrati dal vostro amico a quattro zampe. In questi casi è fondamentale non sottovalutare nulla, avvisando il prima possibile il veterinario.

Vi suggeriamo di fare molta attenzione anche alle ferite che il cane può essersi provocato a causa del prurito causato dalle pulci stesse.

Come si tolgono le zecche?

come togliere una zecca

Può capitare, dopo una passeggiata al parco, di vedere che sul nostro cane è apparsa una zecca. Si tratta di un parassita che vive e si riproduce nell’erba alta, ed è un potenziale vettore di pericolose patologie. Per questo è importante intervenire il prima possibile, così da proteggere la salute del nostro amico a quattro zampe.

Nei prossimi paragrafi vi spiegheremo la procedura su come togliere una zecca. Bastano un paio di pinzette e un disinfettante per liberarsi in pochi istanti della sua presenza.

Riconoscere il parassita

Il primo passo da fare è riconoscere il parassita. Quali sono le sue caratteristiche?

Ha una forma rotonda o ovale, e di solito è di colore scuro. Quando inizia a nutrirsi di sangue le sue dimensioni aumentano, assume un colore tendente al nero e ha uno spessore maggiore. La sua grandezza permette di notare la zecca con una sola occhiata: in alcuni casi può anche superare il mezzo centimetro di lunghezza.

Il consiglio è quello di controllare periodicamente se il cane ha le zecche, accarezzandolo lungo tutta la cute. Questo suggerimento è valido soprattutto quando si parla di un cane a pelo lungo, dove è più difficile notare la presenza del parassita a occhio nudo.

Accarezzando il cane avremo modo di notare eventuali irregolarità, come delle piccole protuberanze, che potrebbero essere proprio le zecche.

Asportare la zecca

Una volta individuata la zecca, arriva il momento di asportarla. Prima di qualsiasi altra operazione, preparate tutto ciò di cui avete bisogno: una pinzetta e del disinfettante. Potete usare le classiche pinzette per gli esseri umani, ma ne esistono di specifiche nei negozi di animali. In ogni caso, disinfettate accuratamente la pinzetta prima di proseguire.

Una volta preparato lo strumento, bisogna prendere la zecca, possibilmente dalla testa. In questo modo saremo sicuri di tirare via anche la bocca, senza che resti attaccata alla cute dell’animale, con il rischio di provocare ulteriori infezioni.

Dopo aver preso la zecca tiriamola via, cercando di non traumatizzare il cane. Potrebbe leggermente guaire, ma non vi preoccupate, è un piccolo prezzo da pagare per tornare a scorrazzare felice.

Dopo aver estratto il parassita, l’area interessata potrebbe sanguinare. Disinfettate quindi con cura e in poche ore la ferita sarà totalmente rimarginata.

Conservare in soluzione alcolica

I più previdenti consigliano di non gettare via la zecca, ma di conservarla in una soluzione alcolica.

Purtroppo questi parassiti possono fare da vettori per diverse malattie derivanti da virus e batteri. Per questo, eventuali comportamenti strani o fuori dalla norma vanno immediatamente segnalati al veterinario, che potrebbe voler vedere la zecca per capire a che specie appartiene. In alcuni casi ciò permette di risalire alle potenziali malattie che potrebbero affliggere l’animale.

L’importanza di prevenire

Appena notiamo la presenza di una zecca è importante intervenire in maniera tempestiva, ma è possibile prevenire con efficacia, grazie ai molti prodotti antiparassitari presenti sul mercato.

Gli antiparassitari hanno lo scopo di tenere lontane non solo le zecche, ma anche le pulci e gli altri parassiti che possono infestare il nostro amico a quattro zampe. Alcune di queste creature possono essere davvero pericolose: basti pensare ai pappataci, insetti che trasmettono la leishmaniosi canina, una patologia potenzialmente mortale.

Esistono diversi tipi di antiparassitari, e alcuni di essi possono essere utilizzati anche sui cuccioli. In questo caso lo trovate chiaramente indicato sulla confezione del prodotto. In alternativa, potete chiedere il consulto del veterinario per sapere quale prodotto è meglio utilizzare.

I più bei castelli da vedere in Irpinia

castelli da vedere in Irpinia

L’Irpinia è un territorio della Campania, in provincia di Avellino, che racchiude un totale di 118 comuni. La caratteristica di questo luogo è sicuramente l’ambiente, infatti è un territorio tra le montagne ricco di vegetazione, fiumi e strutture antiche che lo caratterizzano. Essendo un territorio molto vasto può essere diviso in: Alta Irpinia, cioè la zona sui monti più alti e Bassa Irpinia dove si estende gran parte della popolazione. Le strutture antiche, come anticipato in precedenza, sono molto frequenti in tutti i comuni; in particolar modo spiccano i castelli. Vediamo adesso i castelli da vedere in Irpinia.

I castelli da vedere in Irpinia

Sul tutto il territorio irpino sorgono circa 78 castelli, ma molti di essi non sono aperti al pubblico a causa dei gravi danneggiamenti avvenuti nel corso dei secoli e ai mancati interventi di restauro. Nonostante ciò, sono molti i castelli da vedere in Irpinia aperti al pubblico. L’Irpinia come abbiamo detto non è solo castelli ma anche territorio, natura, cibo e vino, leggi anche il nostro articolo su cosa vedere in Irpinia per capire tutto quello che offre questo splendito territorio.

Tornando ai Castelli irpini tra i principali troviamo:

  • Castello di Rocca San Felice. Detto anche ‘Donjon’, sorge sul punto più alto dell’Irpinia, in Valle d’Ansanto a 750 metri di altitudine. E’ una struttura molto antica costruita dai Longobardi con funzione difensiva contro i Bizantini, che nel corso degli anni e delle guerre ha subito molti attacchi e interventi di restauro perdendo anche le sue funzioni. Nonostante ciò, tutt’oggi è possibile vedere quel che rimane di tutta l’area fortificata, tra cui: il portone d’ingresso, la cinta muraria e il Donjon (torre cilindrica fulcro di tutta la fortezza).
  • Castello Ducale di Bisaccia. Fu costruito dai Longobardi nell’VIII secolo su un fianco del monte Calvario. Fu distrutto dalle scosse sismiche nel 1158 e ricostruito secondo l’ordine di Federico II di Svevia verso la fine del XIII secolo. Nonostante i secoli, il castello è ancora in ottimo stato e può essere visitato. Inoltre pochi anni fa è stato aperto un Museo Archeologico dove è possibile vedere le tombe dei principi/ principesse e molti oggetti dei corredi familiari come gioielli e ceramiche.
  • Castello di San Barbato a Manocalzati. Sorge a Manocalzati, un comune su una collina di circa 450 metri di altitudine sul fiume Sabato. E’ stato costruito dai Longobardi nell’849, ma a causa degli eventi sismici ha subito moltissimi danni ed interventi di restauro che hanno mutato in parte il suo aspetto originale. Ad oggi rimane comunque una struttura affascinante ed è possibile visitarla all’interno tramite prenotazione.
  • Castello del Principe Carlo Gesualdo. Fu costruito dai Longobardi e per molti anni è stata un’ottima fortezza vista la posizione strategica sul fronte settentrionale del fiume Fredane. Carlo Gesualdo fu il proprietario del castello durante il tardo Rinascimento, conosciuto anche come Principe dei musici perché quando si rifugiò lì con la sua famiglia si dedicò alla produzione musicale fino alla sua morte. Durante l’800 il castello ha subito degli interventi di restauro aggiungendo i balconi e le finestre. Oggi è possibile visitarlo all’interno in maniera individuale o con l’accompagnamento di una guida.
  • Castello della Leonessa. Sorge a Montemiletto sulla valle attraversata dai fiumi Sabato e Calore, tra VIII e il IX secolo da parte dei Longobardi. Durante i secoli venne danneggiato dai continui assedi, in particolr modo nel 1419 quando venne assediato dal conte de Tocco. Fu restaurato successivamente dalle altre famiglie che ne presero il possesso e ad oggi è uno dei castelli dell’Irpinia con un miglior stato di conservazione.
  • Il Castello Marchionale. Sorge a Taurasi, un colle nelle prossimità del fiume Calore a 450 metri di altitudine. Fu costruito dai Longobardi, a poco dopo distrutto e ricostruito dai Normanni. Verso la fine del 400 fu nuovamente distrutto in parte e ricostruito durante il 600 da parte della famiglia Gesualdo che lo trasformò in un palazzo gentilizio costruendo un portale d’ingresso ad arco con lo stemma della sua famiglia. Attualmente il castello è aperto al pubblico e al suo interno è stata aperta la sede dell’enoteca regionale.

Tour guidato dell’Irpinia

Per organizzare al meglio un Incoming Tour in Irpinia, è utile affidarsi ad AciernoTravel, che grazie ad un team di professionisti che vive sul territorio saprà guidarti al meglio nella visita del territorio e dei suoi luoghi più caratteristici.

Come sostituire lo zucchero per vivere meglio e in salute

sostituire zucchero

Lo zucchero è essenziale per il corpo umano, ma ci sono molti modi di sostituire lo zucchero per riuscire a fornire nutrienti e sapori diversi. Nello stesso modo in cui non si consuma una sola varietà di frutta o verdura, lo zucchero può essere rimpiazzato nella dieta da molti sostituti.

I diversi tipi di zuccheri

Carboidrati nella nutrizione

Ci sono due tipi di carboidrati: i carboidrati complessi, che comprendono amido, glicogeno e fibre; i carboidrati semplici, che corrispondono ai diversi zuccheri.

Tra i carboidrati semplici, tre sono di particolare interesse perché sono l’origine degli altri carboidrati a livello biologico: il glucosio che è l’elemento base della maggior parte degli altri carboidrati (amido, saccarosio, lattosio e maltosio); il fruttosio che è lo zucchero principale della frutta e del miele; il galattosio che proviene dal latte.

Generalmente, quando si parla di “zucchero”, ci si riferisce al “saccarosio”, che è un carboidrato composto da una molecola di glucosio e una di fruttosio. Deriva dalla barbabietola e dalla canna da zucchero, quindi è il principale, se non l’unico, componente degli zuccheri da tavola (zucchero bianco, zucchero di canna, ecc.).

Zuccheri commercializzati

Ci sono molte varietà di zucchero, come saccarosio, glucosio, fruttosio e lattosio. Questi possono essere usati come dolcificanti, ma sono anche usati nell’industria alimentare.

  • Lo zucchero a velo si ottiene dalla canna da zucchero e dalle barbabietole da zucchero, e viene usato in torte e biscotti, oltre che per dolcificare bevande e gelati.
  • Lo zucchero di canna è grezzo, di colore bruno e ottenuto dalla canna da zucchero.
  • Lo zucchero biondo è una forma di zucchero bianco parzialmente raffinato. È parzialmente raffinato e ha la metà del colore dello zucchero bianco.
  • Gli zuccheri, come lo zucchero granulato, lo zucchero demerara, lo zucchero di canna, lo zucchero grezzo, la melassa, il miele, il nettare d’agave e la melata sono tutti tipi di zuccheri non raffinati. Sono anche conosciuti come “zuccheri naturali”.
  • Lo zucchero a velo si ottiene dalla macinazione di zucchero granulato molto fine, a cui si aggiunge l’amido (di solito amido di grano o di mais).
  • Lo zucchero di frumento (o zucchero perlato, zucchero da cassonetto) si ottiene dallo zucchero raffinato, che viene poi setacciato e quindi perlato. Viene utilizzato nella preparazione di impasti lievitati o per la decorazione di pasticcini e torte (brioche, waffles, choquettes, ecc.).
  • La speciale marmellata di zucchero è formulata con pectina di frutta naturale e acido citrico per permettere la gelificazione.
  • La vanillina, conosciuta anche come vanillina o estratto di vaniglia, è un composto che si trova naturalmente nei semi di vaniglia. È un composto fragrante che dà alla vaniglia il suo aroma caratteristico. È anche usato nella produzione di vaniglia artificiale.

Come puoi sostituire lo zucchero

Per sostituire lo zucchero nella tua dieta, puoi optare per cibi che hanno sia dolcezza che una buona qualità nutrizionale.

Sciroppo d’acero

Lo sciroppo d’acero è un dolcificante più naturale dello zucchero e ha un indice glicemico più basso dello zucchero da tavola. Viene usato per fare torte, crepes, pancake e altri dolci. Viene anche usato al posto dello zucchero nelle bevande.

Miele

Il miele è una nota alternativa allo zucchero. È ricco di micronutrienti e contiene fruttosio e glucosio. Nelle tue preparazioni, 50 g di miele sono sufficienti per sostituire 100 g di zucchero. Puoi anche giocare con i diversi sapori dello zucchero: per esempio, i mieli di acacia o di abete sono più dolci, mentre i mieli di erica, di rovo o di castagno sono più forti e potenti. Tuttavia, non è adatto alle diete vegane perché è prodotto dalle api.

Zucchero integrale

I diversi tipi di zuccheri menzionati sopra sono tutti zuccheri lavorati, che non sono buoni come lo zucchero interale. Gli zuccheri lavorati sono raffinati e spesso contengono additivi sintetici. Non c’è differenza in termini di indice glicemico, tuttavia, il gusto dello zucchero integrale è più aromatico, più potente e ti permette di ridurre le quantità consumate. Ecco perché per 100 g di zucchero bianco ti consigliamo di usare 50 g di zucchero integrale, cioè 2 volte meno! Trovi facilmente il rapadura o il muscovado, due tipi di zuccheri integrali, in erboristerie come Secondo Natura a Campobasso.

zucchero di cocco

Lo zucchero di cocco è prodotto dalla linfa dei gambi dei fiori delle palme da cocco. Ha una buona quantità di nutrienti, tra cui aminoacidi, vitamine, minerali e oligoelementi, ed è ottimo anche grazie al suo basso indice glicemico. In cucina e nella cottura, 70 grammi di zucchero di cocco possono sostituire 100 grammi di zucchero bianco.

Cosa puoi sostituire con lo zucchero a velo

Lo zucchero a velo è semplicemente fatto da zucchero bianco macinato molto finemente, a cui viene aggiunto dell’amido, di solito di grano o di mais. La presenza di un ingrediente amidaceo impedisce alla miscela di coagularsi quando si bagna (come l’aggiunta di un liquido).

Se usi lo zucchero a velo solo per il suo lato dolce, puoi semplicemente sostituirlo con lo zucchero o gli equivalenti menzionati sopra. Tuttavia, è meno dolce dello zucchero a velo, quindi puoi usarne una quantità minore. Il destrosio in polvere è fatto dall’amido di mais, e i suoi cristalli finemente macinati agiscono allo stesso modo dello zucchero in polvere. Inoltre, è meno dolce dello zucchero in polvere, quindi puoi usarne una quantità minore.

Il destrosio, però, non resiste bene alle alte temperature. Perciò, evita di farlo cuocere sopra i 170°C. Infine, se queste soluzioni non ti soddisfano, puoi preparare molto facilmente lo zucchero a velo in casa! Per fare questo, hai bisogno di un frullatore o di un robot da cucina per macinare lo zucchero, poi setaccialo per rimuovere gli ultimi cristalli di zucchero. Una volta che lo zucchero è stato macinato, aggiungi l’amido di mais (circa 1 cucchiaino per 1 tazza di zucchero in polvere).

Cosa puoi sostituire con lo zucchero vanigliato

Ci sono diverse altre opzioni, tra cui, ma non solo, lo zucchero di vaniglia, la polvere di vaniglia, l’essenza di vaniglia e i semi di vaniglia. Sono tutti utilizzati per il loro sapore di vaniglia. È anche possibile fare il proprio zucchero vanigliato con zucchero bianco e baccelli di vaniglia.

Cosa puoi sostituire con i dolcificanti

I sostituti dello zucchero sono stati usati per anni per aiutare le persone con il diabete e le persone che non amano lo zucchero nel loro cibo. Ci sono alcuni vantaggi e svantaggi dei sostituti dello zucchero. Alcuni non sono cariogeni, mentre altri lo sono.

Sostanzialmente, non c’è alcun valore nutritivo nei dolcificanti: sono semplicemente sostanze artificiali. Inoltre, la trappola dei dolcificanti è quella di consumarne ancora di più con il pretesto che non forniscono calorie.

A cosa serve lo zucchero?

Nel nostro corpo

I carboidrati sono nutrienti essenziali per il corpo e, il loro ruolo principale, è quello di fornire energia. Questa energia serve a garantire le attività vitali del corpo umano (respirazione, digestione, eliminazione, termoregolazione, ecc.) e le attività motorie (contrazioni muscolari per i movimenti quotidiani, sport, ecc.). L’energia serve quindi a mantenere in vita il nostro organismo.

Il glucosio è l’unico substrato che può essere utilizzato dalle cellule per fornire energia. Pertanto, il glucosio è essenziale per il mantenimento della vita.

Nel cibo e in cucina

Lo zucchero è un ingrediente base del cibo. Viene usato per dare a esso un sapore dolce. È un solido bianco, cristallino, dal sapore dolce, composto da una molecola di glucosio legata a una molecola di fruttosio. Lo zucchero permette anche la conservazione di alcuni alimenti, come le marmellate o le gelatine. Infine, può essere utilizzato per creare delle belle decorazioni sulle creazioni di pasticceria.

Conclusione

La radice del problema non è tanto lo zucchero in sé, ma piuttosto il consumo eccessivo e la qualità dello zucchero. Come ogni eccesso di cibo, lo zucchero fa male alla salute. Nei cibi lavorati e ultra-lavorati, lo zucchero si nasconde ovunque: zucchero, sciroppo di glucosio o fruttosio, dolcificanti, destrine e maltodestrine. Dunque, stai attento agli eccessi!

Quanto inquina il web

Quanto inquina il web

L’impatto del web sul mondo moderno

Oggi è impossibile pensare ad una esistenza senza internet, tutti utilizziamo questa rete , questa tecnologia digitale per condividere, messaggiare, chattare, tenersi informato e via dicendo. Ma non avremmo mai immaginato che il web e le attività che svolgiamo sulla rete abbiano un impatto ambientale considerevole. Invece c’è da ricredersi perchè ogni attività online inquina e produce anidride carbonica che viene emessa dai dispositivi e dai server che sono necessari per archiviare e conservare contenuti. Come dato interessante possiamo ricordare il fatto che in Italia si consumi 250 kg di CO2 in un anno attraverso il traffico internet. Spulciando altri dati possiamo ricordare lo studio svolto dalla Royal society in cui si afferma che il web inquina con delle emissioni considerevoli per una quota compresa tra 1.4 per cento e il 5,9 per cento del totale. Detto ciò possiamo intuire come la rete abbia un impatto ambientale considerevole, anche perchè tutt’ora l’energia che viene utilizzata per queste infrastrutture deriva dai combustibili fossili, e sono in piccola percentuale da energie rinnovabili, le quali non riescono ancora a sopperire il loro fabbisogno.

La nota positiva

Comunque una nota positiva la si può riscontrare nei grandi player digitale, come google, micresoft, facebook, apple, i quali stanno cercando di utilizzare maggiormente energia rinnovabile nei data center e nei server che contengono i contenuti.
La parte fondamentale di questo processo di inquinamento è sicuramente il processo di produzione, questo perchè i dispositivi utilizzati contengono materiali definiti “terre rare” come ad esempio l’ittrio e il lantanio contenuto negli schermi e nelle batterie, perchè richiedono molto impegno per l’estrazione con un elevato numero di emissioni di gas.
Non possiamo dimenticare che oltre alla produzione abbiamo un altro problema, lo smaltimento delle sostanze tossiche dei vari dispositivi, infatti questi contengono metalli rari che spesso vanno riciclati.
Potremmo snocciolare numeri all’infinito ma resta il fatto che il web inquina e dovremmo invece puntare su un digitale più green, trovando il modo di sviluppare nuove tecnologie che permettano un impatto ambientale più sostenibile.
Si riscontrano dei segnali incoraggianti da parte dei vari big del web, Microsoft ha dichiarato di voler passare al 100% di rinnovabili nei suoi data center entro il 2025, Amazon invece ha investito sull’eolico e sul solare, Google vorrebbe liberarsi entro il 2030 dell’energia da fonti rinnovabili. Anche in Italia si sta andando su questa linea e si stanno prendendo in considerazione energie rinnovabili per portare avanti il web in modo green, Hualma è uno di questo clicca qui per scoprire tutti i suoi servizi. Ancora molto rimane da fare per risolvere l’annosa questione ma già si vedono dei segnali incoraggianti possiamo infatti riscontrare altri metodi per abbattere questo tipo di inquinamento come ad esempio in Australia dove è stata creata una miniera urbana, un laboratorio in grado di disassemblare riutilizzare le varie parti utili dei dispositivi elettronici.
Anche noi possiamo contribuire in maniera considerevole, e allora cosa possiamo fare? possiamo sicuramente stare più attenti con alcuni accorgimenti:

  • ripulire la nostra mailing list
  • ottimizzare le dimensioni dei file
  • utilizzare siti di archiviazione temporanea
  • archiviare solo il necessario nel cloud
  • disattivare le varie funzioni Gps, Wifi, Blutooth
  • cancellare dalla casella della posta i messaggi che non servono
  • utilizzare una presa che permetta il risparmio energetico

Sicuramente la pandemia ha accentuato l’utilizzo dei dispositivi elettronici e ha portato a una nuova accelerazione dell’inquinamento con conseguente impatto ambientale, a questo punto bisogna sicuramente ragionare in termini diversi rispetto al passato, non si può tornare indietro ma solo migliorare lo sviluppo di tecnologia con basso impatto ambientale.

Siti di viaggi con foto guide e consigli utili

Siti di viaggi con foto guide

Al giorno d’oggi organizzare un viaggio è divenuta un’operazione decisamente semplice, poiché è sufficiente possedere un cellulare, un tablet o un computer per poter prenotare la vacanza dei propri sogni solo con un click.
Esistono infatti numerosi siti dedicati che si occupano di soddisfare ogni genere di esigenza del cliente, che può inserire i parametri utili e creare il pacchetto ideale per poter trascorrere delle vacanze in totale serenità da solo o in compagnia degli amici o delle persone care.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio quali sono i portali maggiormente consigliati per portare a termine una soluzione di questo genere e come bisogna comportarsi per ottenere un ottimo risultato a un prezzo concorrenziale.
Un aspetto da tenere fortemente in considerazione è quello delle foto e delle guide, che permettono di vagliare con attenzione la location e verificarne tutte le caratteristiche prima di sceglierla.
Inoltre, visto il periodo storico che il mondo sta attraversando a causa della pandemia di covid 19, è necessario conoscere tutti gli accorgimenti per potersi muovere in totale sicurezza e raggiungere una meta con la possibilità di superare tutti i controlli del caso.
In tal senso alcuni hosting ospitano portali di viaggi efficienti e performanti, questo perché questi hosting professionali dispongono di un’infrastruttura solida e all’avanguardia capace di sostenere le numerose visite che i siti di viaggio hanno ma anche la pesantezza dei contenuti di questi siti, dovute a foto e video di alta qualità che contengono al loro interno, uno dei migliori hosting sul mercato è supporthost.com. Per maggiori informazioni sui servizi che offre visita il sito.

Tornando ai siti di viaggio andiamo a vedere quali sono quelli con foto guide e consigli utili per viaggiare.

– Viaggiare sicuri

Partendo proprio dalla tematica della pandemia, certamente utile è questo portale che fornisce al futuro viaggiatore ogni informazione utile inerente i luoghi dove desidera spostarsi.
Inserendo la meta di destinazione vi sarà fornito immediatamente il dettaglio di tutta la documentazione che è necessario esibire, con le tempistiche del caso e la specifica per ogni location.
Si tratta di un valido aiuto soprattutto pe coloro che devono spostarsi spesso per lavoro o amano spaziare per piacere, così che possano sempre rimanere aggiornati sulle ultime novità volute dai vari governi locali.
In particolare in questo momento troverete ogni dettaglio sul Green Pass, come deve essere esibito e quali sono le modalità esatte per utilizzarlo nella maniera migliore.

– Trip Advisor

Passiamo adesso dai veri e propri portali dove trovare dove potersi fare immediatamente un’idea di quelle che sono le migliori peculiarità di una location più o meno lontana.
Digitando il nome della località desiderata, infatti, potrete visionare immediatamente delle informazioni di base poste in alto e soprattutto tutte le recensioni create dai viaggiatori che spontaneamente desiderano lasciare la loro testimonianza.
Non solo la città o il luogo di vacanza per intero sono soggetti alle opinioni dei visitatori, ma anche i singoli monumenti e poli culturali, così da avere una visione precisa di quello che potrebbe diventare interessante o meno.
Inoltre, cliccando su uno dei Traveller’s Choice appositamente dedicati, potete verificare le tariffe migliori che mutano giorno per giorno e trovare la soluzione più adatta alle vostre esigenze specifiche e a quelle della vostra famiglia.

– Trivago

Se siete alla ricerca di prezzi bassi e convenienti questo è certamente il portale che fa al caso vostro.
Crea infatti una comparazione dei principali siti di viaggi attualmente in rete, così che possiate scegliere la stessa struttura ricettiva desiderata dove il suo prezzo è minore, risparmiando così notevoli quantità di denaro.
L’interfaccia è decisamente semplice e intuitivo e permette di carpire immediatamente tutte le informazioni che potrebbero tornare utili al momento della selezione.
Il portale non offre infatti dei pacchetti creati ad hoc da parte sua, ma ripropone esclusivamente quelli di maggiore successo che è possibile trovare sui principali hosting.
Interessante e stimolante è certamente il Trivago Magazine, ch periodicamente offre tutta una serie di utili informazioni sulle mete vicine lontane più in voga al momento o quelle che sono tutte da scoprire per una vacanza alternativa e diversa dal solito.

Booking ed Expedia

Proseguiamo con dei portali decisamente simili, che consentono di prenotare principalmente hotel ma anche pacchetti che prevedono il volo.
Ogni struttura ricettiva è dotata di fotografie e di tutte le informazioni del caso, che permettono di capire se si tratta di quella che fa esattamente al caso vostro.
I parametri maggiormente tenuti in considerazione sono la distanza dal centro o dalle attrazioni principali, i servizi offerti all’interno delle camere, la pulizia e la comodità circa i mezzi pubblici.
Inoltre, sono assegnate delle stelle di valutazione che solo coloro che hanno avuto realmente modo di visitare la location possono lasciare, così da ottenere un parere del tutto disinteressato e soprattutto completo di tutti gli elementi del caso.
Ogni giorno è possibile trovare interessanti offerte e soprattutto optare per l’alloggio che maggiormente si adatta alle esigenze specifiche, come l’albergo ma anche la casa vacanze oppure l’ostello.

I siti dedicati al turismo italiano

Se considerate il nostro paese uno dei migliori al mondo quando si tratta di vacanze estive la soluzione ideale è quella di visitare uno dei siti dedicati esclusivamente a questo argomento.
Parliamo ad esempio di Pirati in viaggio, un portale che ogni giorno presenta offerte last minute da poter cogliere al volo per visitare location esclusive a prezzi decisamente bassi.
Interessante è anche Turisti per caso, che riprende il celebre programma tv e offre pacchetti completi, Appunti di viaggio e Cisonostato che regala esperienze nate da coloro che hanno già avuto modo di esplorare il territorio, Zingarate, che coniuga il diario alla possibilità della prenotazione istantanea e Versisamerica, che si occupa esclusivamente degli spostamenti verso gli Stati Uniti.

I siti dedicati al turismo estero

Molto interessante quando si parla di spostamenti fuori dai confini nazionali è il sito Wayn, che consente di rimanere in contatto con tutte le persone che si sono incontrate durante le proprie avventure.
Degni di nota sono pure Cityzeum che permette di scaricare in mp3 le guide dei luoghi di vacanza per poter non solo vedere con gli occhi ma anche apprendere qual è la storia nascosta dietro i monumenti e i poli di maggiore attrattiva, Holidaycheck, uno dei più grandi portali di hotel presenti sul web e Gumtree, proveniente dall’Inghilterra e ricco di dettagli utili.

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